sabato 19 settembre 2015

La poesia ha un suono, di Comasia Aquaro


La poesia ha un suono 
che viene da lontano 
da un lontano privo di nome
che chiamo con tutti i nomi. 
                                                   
Pitture di Angela Biancofiore


Ecco il grembo 
il lembo di  tempo 
che m’innalza alla luce
ecco il mio spazio non mio
la mia carne provvisoria
la mia piccola storia.



Mi pesano i pensieri
e lo spazio è immenso.
Dovrò lasciare la zavorra
e andare nuda contro il buio.               




Rientro ma non apro
non risolvo enigma
resto stigmate di un giorno.



La casa era obliqua
ed io liquida scivolavo
sotto la pancia del cielo.




Lucida lucida
era la neritudine
della notte
e sbiancava a tratti 
di una luce
che veniva da chissà quale
perfezione.


Dal mio  esilio 
aperto da ogni lato 
vedo il creato allargato.