La poesia ha un
suono
che viene da
lontano
da un lontano privo di
nome
che chiamo con tutti i nomi.
Pitture di Angela Biancofiore |
Ecco il grembo
il lembo di
tempo
che m’innalza alla luce
ecco il mio spazio non
mio
la mia carne provvisoria
la mia piccola storia.
Mi pesano i pensieri
e lo spazio è immenso.
Dovrò lasciare la
zavorra
e andare nuda contro il buio.
Rientro ma non apro
non risolvo enigma
resto stigmate di un
giorno.
La casa era obliqua
ed io liquida scivolavo
sotto la pancia del cielo.
Lucida lucida
era la neritudine
della notte
e sbiancava a tratti
di una luce
che veniva da chissà quale
perfezione.
Dal mio esilio
aperto da ogni lato
vedo il creato allargato.
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