L'occhio del mondo
è un bambino funambolo
assetato di vertigine.
Beve il sangue del cielo.
Nel tuo corpo nudo
vestito d'azzurro
il respiro dell'aria.
Come liberarsi dalle catene di una storia
di una parola pronunciata
di un intreccio che nel suo realizzarsi
ingabbia lo stadio delle sue metamorfosi.
Cercare, scovare,
l'Elemento che generi
la perpetua astrazione
di uno sfumare continuo
uno scorrere che non può essere arrestato.
Il legno e il fuoco
un violino e il suo bruciare di note.
La danza di un lento costruirsi
l'irrompere di una materia
che tra le mani di un folle
definisce la forma
della sua evasione
torrente di musica.
Tocco
tocco l'anima,
tocco il tuo nome.
Vivi in un moltiplicarsi infinito di note,
modelli il corpo con la lama di un sogno,
tagli la superficie di un sangue che scorre.
Ruvido e levigato
il caotico diramarsi di vene,
macchia della tua identità.
Pitture di Angela Biancofiore
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