Il
venditore di fogli sparsi
Fu un
venerdì, giorno di mercato.
Né
grigio né celeste il cielo era autunnale e senza il brillo chiaro del sole.
Ero da
casa mia posta in un vicolo che sboccava nella piazza importante e luminosa,
scesa sino lì, ampio spazio detto “mercato delle erbe”. Ed era giusto quel
nome, perché nel “mercato delle erbe” potevi
incontrare dalle rape alle cipolle ai carciofi detti violette per via dei
riflessi color viola nelle foglie più esteriori. E poi i peperoni rossi gialli
e verdi, i friggitelli, le pastinache arancione e le carote dolci, le melanzane
color di melanzana. Uno grida di qua la bontà della sua verdura colta dall’orto
allo spuntar dell’alba, e quello dirimpetto risponde che sono tutte bugie, che
le sue basta cuocerle e… vedi che ti mangi!
Io
guardo i colori di questa tavolozza surreale e tiro innanzi sino al merciaio.
Ma chi vende libri è un po’ più in là. Lui non ha montato una vera bancarella.
Si è limitato a stendere il canapo. E da
quello ha appeso i fogli. Ma questo è un modo di dire. In verità sono carte,
cartaccia ruvida e malconcia, brandelli rosicchiati, scartoffie mal srotolate,
pergamene consunte abbruciacchiate negli angoli. Quel foglio lì, appeso in disparte, se lo direbbe carta
pecora di buona fattura. Per questo oserei dire
che è famoso lo scrittore che lo ha vergato.
![]() |
Pensamentos di Chiara Amato |
Ecco,
lo ha preso in considerazione il marocchino mio vicino, quello che abita allo
slargo in fondo alla mia stradina. Ha i capelli arruffati lui, e la barba nera
incolta, nera di suo e nera di fuliggine
perché è fabbro e in virtù della
sua arte diabolica che domina e forgia il ferro nel fuoco, sa leggere e
scrivere all’ arabica maniera.
Per
avvicinarmi a sbirciare mi avvolgo le maniche di broccatello –che non si
anneriscano di fuliggine- e allungata la
coda dell’occhio lancio lo sguardo. E lui mi fa: -E’ Cide Hamete, quello che
pur essendo di Argamasilla hai riportato dalla pampa avvolto nel poncho
araucano come fosse la pezza di damasco ricamato dei viaggiatori turchi. Ed era
vero che avevo avvolto l’Ingegnoso
così perché non si sfogliasse con tanti sballottamenti. Ed era arrivato
intatto, perfette le cuciture del dorso e l’impaginazione. Ma il ragazzotto
mercante, sorpreso dalle nostre chiacchiere, socchiusa la bocca e spalancato
gli occhi, resta con la mano a mezz’aria.
Nell’arazzo
il cartonista l’ha sorpreso così, con le guance paffute e colorite e un ciuffo
rossiccio bizzarro affacciato al berretto dalla piuma un po’ spelacchiata. Un
gesto goffo. Il cartiglio ai suoi piedi
dichiara:- Cantastorie o libraio in piazza delle erbe.
In
quel mentre, scoppia furibonda la lite con l’erbivendolo: accanto a un papiro,
come fosse un complemento d’arredo, quel mascalzone ha impigliato un carciofo che lui chiama
romanticamente rosa; e con le dita lancia baci all’aria.
Che
fantasia! Carciofi rosa e carciofi violetta! Figurarsi un giardino nel mercato delle erbe e i baci
dell’erbivendolo seduti sulle nuvole!
Volano i suoni gutturali e aspirati. Il marocchino
non si scomoda, assiste beato. Le donzelle di Madama Colotta maestra dei
ricami, aggruppate dietro i vetri della
finestrella alta del confinante fabbricato ridono di essi, della zuffa e
specialmente del libraio che è gagliardo e innamorato, e cosi lo ricamano: con le babbucce azzurre e il giustacuori cilestrino.
“Nelle
scartoffie del libraio c’è il cuore della Maria la mora e l’amore di Caterina
dalle trecce bionde”- intonano le une
intanto infilano l’ago.
“I
fogli appesi alle corde bisbigliano le storie e gli amori che replica il vento”
–rispondono le altre intanto lanciano la navetta tra i fili della trama.
E si
direbbe che il telaio canta e il pettine batte il ritmo!
Ho
comperato il prezzemolo. L’erbivendolo malandrino me lo porge come farebbe con
un mazzetto di non ti scordar di me.
E così me lo porto, stringendolo con la destra, e di tanto in tanto me lo
avvicino al viso per sentirne il profumo: il prezzemolo odora di fresco e di
campagna.
Risalgo
verso la piazza. Adesso, a fine mattinata è piena di sole. Ogni raggio si
infrange sulle chianche, gioca nelle lenzuola poste ad asciugare sui terrazzi o
penzoloni dai balconi. Oggi è giorno di bucato. Eccola là su la Genziana. Il sole le si impiglia con piacere nella
sottana bianca, sosta e si sdraia nelle balze e nel plissé. So che si è arrampicata
sino lì per una scala stretta e molto ripida. Mi raccontò la storia della sua
vita quando mi invitò a salire con lei per mostrarmi i capasidd’ della salsa, quella riservata per l’inverno.
Una storia lunga otto giorni di purificazione, appresso al matrimonio. L’ottavo
giorno indossò le scarpe fatte apposta per lei e uscì sotto braccio al suo
sposo.
Il
racconto fu scritto in fogli sparsi, qui e lì dove lo scoliaste ebbe lo spazio
in bianco o dove poté raspare, troncando malamente le parole già tracciate.
Dunque,
o curioso lettore, ti sarà piacevole andare di città in paese e di paese in
città, giù per vallate o sul cocuzzolo di collinette graziose; su questa spira
il libeccio e da quella vedi il mare turchese e l’orizzonte. Il venerdì o il
sabato è giorno di mercato. Scenderai in piazza
delle erbe. È un richiamo d’amore la piuma spelacchiata della tua coppola!
Come
il canto del telaio, come il racconto che narrano i fogli, come il ricamo
nell’arazzo.
Publicaciones:
Didácticas:
Un tema de
composición. Rev. Limen. N° 53 Ed. Kapelusz. Buenos Aires 1976
Corte
diacrónico en la experimentación de la enseñanza del español como L2 en la
escuela primaria.
Quaderno n°34 IRRSAE Puglia. Bari 1996
Grammatica Spagnola
–in collaborazione- Alfonso Falco. Aurelia Iurilli. Ed. Levante. Bari 1988
Literarias:
Tríptico en
Pinamar. (Cuentos) Ed. Botella al mar. Buenos Aires. 1984
Diez. (Silloge di 10 poesie, testo a
fronte italiano-spagnolo) Ed. Vallisa Bari.
1985
Cantos para
niños (Poesías) Ed. Piero Manni. Lecce 1996
Otro tríptico lejos de Pinamar (Cuentos) Ed. Vinciguerra. Buenos Aires. 1999
Diario de un viaje
breve por Turquía
“ “ “ “ 1999
Sur (Poesías) Ed. Vinciguerra. Buenos Aires. 1999
Nuevamente al sur (Poesías) Ed. Vinciguerra . Buenos Aires. “
Libro de
las horas (Poesías) “ “ “ “ “
Poemas de
espermas (Poesías) “ “ “ “ “
Glosas al Laudario 91 de
Cortona (Poesías, texto español-italiano
enfrentados)
Ecumenica Editrice
Bari. 2002
Reclamor
en Antología de poetas argentinos.
Ed. Vinciguerra
Buenos Aires. 2003
Promessa e pegno. Nuptialia. (Para la celebración de un desposorio) Ecumenica Editrice. Bari. 2003
Medievalia
(Un cuento y poesías) Stamperia Valdonega. Verona. 1992
Donne sul terrazzo ovvero Le scarpe dell’ottavo dì . ( Un racconto)
Ed.
Messaggi. Cassano Murge. 2010
Medea (Teatro) Ed. Vinciguerra. Buenos
Aires. 1999
Il cappellino verde (Teatro) Ed. Messaggi Cassano Murge. 2008
Ensayos y artículos
Della
lingua ammaliatrice. Scrittrici argentine nate in Italia. Ed. Giuseppe
Laterza. Bari. 2005
Dalla lingua ammaliatrice. Scrittrici
argentine nate in Italia. Annali Fac. Lingue e Letterat. Straniere.
Terza Serie
2007-2008. XIX
Las Aurelíadas. Ed. Vinciguerra. Buenos Aires 1999
Teatro y Romances. Riv. Culture. N° 10. Milán 1996
Fiestas
corteses en el romancero . Riv. Culture N° 18 Milán 1994
Caballeros de campo y plaza. Riv. Culture N° 12. Milán 1988
Claves y glosas para leer El Unicornio Riv Culture. N° 15. Milán. 2001
Chuzas indias acechan tragedia griega Annali
Fac. Lingue e Lett. Straniere. III
Bari. 1995-98
Entretenimientos
Literarios.
“ “ “ “ “ “ Bari.2001/XV
Testo e
tessuto: Gracia Cutuli. PLAT,
Quaderni di pratiche linguistiche. Univ. degli Studi di Bari.
N°6. Bari. 2007
Il mostro che mangia
i figli. Nuova Puglia Emigrazione. Anno 5. N° 4
Bari 2001
El Laúd y la Guerra.
El idioma es un acto de amor. Rev. Athanor.
Año 12 N° 4
Bari 2001
Migrazioni, isole linguistiche e poeti. Rev. Athanor. Año 12
N° 12 Bari2008-2009
Paese d’origine, paese d’adozzione. Rev. Manitese-.Strumenti Cres. N° 43 Milán 2006
Lo legendario a propósito de El Unicornio Riv. Studi di Lett. Ispano-americana. N° 32 Milán
Manuel Mujica Lainez:”Bomarzo”y “El Unicornio”. Rassegna Iberistica N°72.
Milán 2001
Bomarzo y
El Unicornio. Rev.Idea Viva-Gaceta de
Cultura. Octubre 2004. N°19. Buenos
Aires 2004
Los
tapices del Quirinale. Don Quijote y Mercurio. Rev. Idea Viva-Gaceta de Cultura. N° 19.
Buenos Aires 2004
Carta a Manucho
Rev. Idea Viva-Gaceta de Cultura
“ “ 2002
Desde Bari segunda carta a Manucho Riv. Enkomion. N°0 Cassano M.
2011
Lettera a Francesca
Riv. Enkomion N°1 Cassano
M. 2011
Sfondascarpe
Riv. Enkomion N°3 Cassano M. 2012
Manual de cetrería y
ars amandi Riv. Pensiero e Arte. Anno
LIX. N° 0 Bari
Il cibo avvolto e il mito di Pandora. Riv. Godwin Club Italia
Anno 7 N° 2 Bari
2002
Romance trovato
nella Biblioteca della Cattedrale di Bari
“ “ “
“ “ 6 N° 3
Bari 2001
Talos Festival:quando la ricerca si fa
musica. ” “
“ “ “
6 N°1 Bari 2000-1
Quando la dote era
un crocus fior di zafferano.
“ “ “
“ “ 8
N°3 Bari 2003
Indios, gauchos, gringos e criollos. “ “ “
“ “ 5
N°2 “ 2000
Ponencias:
Cantastorie e pupi. El teatro en
la novela El Unicornio. Convenio de Americanistica. Perugia 2010
Bomarzo y El
Unicornio.
Convenio de Americanistica. Perugia 2011
De la
traducción de Francesca Lobue. Convenio
de Americanistica. Perugia 2012
De la
línea de encuentro entre dos civilizaciones:
la europea y la americana
aborigen. Convenio de
Americanistica. Perugia 2013
Dictadura,
femicidio y poesía “ “ “ 2014
Libreto para ópera lírica:
Giuseppe
d’Egitto - Musica del M° Palmo Di Venere
– Estrenada el 6 de agosto de 2012 en
Capurso
Páginas de red
“Quando il dolore diventa lírica ovvero Del
problema della traduzione”: antonio-spagnuolo-
poetry.blogspot.it /28 de marzo 2014
“Dell’eleganza della
negazione” Marzo 2014. Rev.on-line El Ghibli. Año 10. Número 43. Bologna.
“ La cautiva
Rayhuemi” “ “
“ “ “
“ “ “
“ “
“La lettera” Sett. 2014. Rev. on-line El Ghibli. Año 10. Número 45.
Bologna.
“Lettera alla madre” Sett. 2014. Rev. on-line “
“ “ “
“ “ “
“Dalle
Murgia alle Ande” Dic. 2014 “” “
“ “ “
“ 46 “
Asistencia
convenio de italianistica –Universidad del País Vasco - Bilbao, noviembre 2016