venerdì 13 maggio 2016

Poesia inedita di Antonio Spagnuolo con una traduzione di Gustavo Vega

         




          “Silenzi”


Rimane solo il silenzio nella penombra,
riconosce i profili ancora incerti,
nelle attese continue di un sussurro
per ritornare ai profumi della tua carne.
Ascolto l’inganno che la sera propone
nell’assurdo trucco della mano sospesa
al vuoto della stanza , in questa vecchia casa
dove tutto è memoria.
Il tuo nome , il tuo nome Elena ricorre
per le mie vene in ultima illusione:
s’innesta la febbre alla polvere,
il capo chino ripete ritorni nel tempo
per sorprendere vertigini nel pensiero che oscilla.
Una disperata finzione mi sorprende
e chiudo gli occhi per sognare il tuo labbro.
*

(Traduzione di Gustavo Vega ):

Sólo permanece el silencio en la penumbra,
reconoce los perfiles aún inciertos,
en las continuas contemplaciones de un susurro
para volver a los perfumes de su carne.
Escucho la mentira que ofrece la tarde
con absurdo truco de la mano suspendida
en el vacío de la estancia, en esta vieja casa
donde todo es memoria.
Tu nombre, tu nombre Elena corre
por mis venas como la última ilusión:
se incrusta la fiebre en el polvo,
la cabeza china repite sus movimientos a través del tiempo
para sorprender los vértigos del pensamiento de que fluctúa.
Una desesperada ficción me sorprende
y cierro los ojos para soñar tu labio.
*

ANTONIO SPAGNUOLO 


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